lunedì 1 aprile 2013

Picnic ad Hanging Rock, di Joan Lindsay (con link diretto al capitolo finale)




Titolo: Picnic ad Hanging Rock
Autore: Joan Lindsay
Prezzo: € 10,00 Brossura
Pagine: 296
Editore: Sellerio
Collana: La memoria


Trama

Hanging Rock, la roccia vulcanica che sorge isolata e improvvisa nella macchia australiana a nord di Melbourne, fu davvero teatro, nel 1900, dell'evento narrato in questo libro: la scomparsa mai spiegata di due fanciulle e una matura insegnante di college seguita dalla immediata rovina di tante esistenze a quelle vite collegate (o, usando la stessa cifra del racconto: la vendetta della pietra nera su chi credeva di forzarne la potenza e il mistero). Ma darne una lettura simbolica - pur nella molteplicità di simboli, che nelle pagine si offrono e si ritraggono -, dei rapporti segreti e numinosi tra il genere umano e la Madre terra, è fare qualcosa che forse Joan Lindsay non si proponeva. «Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per proprio conto. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nel 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza» scrive l'autrice, accennando alla forte intenzione di consegnare alla memoria, non tanto un fatto straordinario, denso di significati, ma un mito. Cioè a dire un evento originario, vivente e da vivere al di là del tempo, presente come modello e ammonizione. E in effetti, ciò che fu di Miranda, bella come un cigno, di Marion, della signorina Greta McCraw e di tutte le persone connesse aIl'Appleyard College possiede del mito l'incanto semplice e autosufficiente. Di uno dei rarissimi miti moderni, venuto inevitabilmente dall'ultima terra che l'uomo ha diviso con le viventi forze primordiali.


LA MIA RECENSIONE 

Questa notte ho finito di leggere due libri, il primo di cui parlerò è “Picnic ad Hanging Rock”.
Il romanzo è ambientato in Australia e parla di una scolaresca d’élite, del rinomato collegio Appleyard, situato a sud del continente australiano che si reca a fare un picnic il giorno di San Valentino, sotto la roccia di Hanging Rock; qui, tre ragazze ed un’insegnante, scompaiono improvvisamente senza lasciare traccia alcuna (solo una di esse viene ritrovata).
La storia, se sia reale o meno, lo deve decidere il lettore, difatti, proprio come ha scritto la Lindsay: “Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per conto proprio. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nell’anno 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza.
Una scena tratta dall'omonimo film del 1975
Il libro è sicuramente uno di quelli che ti tiene incollato alle pagine finché non l’hai finito, perché la voglia di sapere quello che è accaduto spinge, con avidità, ad andare avanti foglio dopo foglio finché non si è svelato l’enigma. In alcuni punti mi ha fatto venire alla memoria  “The blair witch project”, film uscito nel  1999, ma forse per via delle atmosfere che si presentano, che sono a tratti surreali e grottesche ma anche per via dell’ambientazione che un po’ me lo ha ricordato (la boscaglia in particolar modo).
Sono andata a fare alcune ricerche e sembra che un fatto simile sia accaduto (però non nel 1900) anche se l’autrice ha più volte rinnegato di essersi ispirata a fatti reali, solo che non è mai stata creduta.
Il mistero che avvolge ancora di più questa storia è che il libro fu pubblicato per una mossa strategica dell’editore, senza il capitolo finale ma la Lindsay acconsentì a questa cosa solo a patto che fosse stato divulgato per intero dopo la sua morte; così, nel 1987 fu stampato, ma solo in Australia e in Gran Bretagna, un libretto intitolato “The secret of Hanging Rock”, 
che ora purtroppo è fuori edizione (ma si può trovare on line a prezzi esageratissimi).
Sempre nelle mie ricerche on line, mi sono imbattuta in QUESTO SITO INTERNET dove, questo sant’uomo  (Roberto Mengoni) ha trovato per purissimo caso,  in una biblioteca comunale di Canberra  il capitolo finale di “Picnic ad Hanging Rock” quindi, se volete leggerlo, basta che clicchiate QUI. Io non ce l’ho fatta a resistere, volevo sapere che cosa aveva pensato per il finale l’autrice, ma magari molti preferiscono rimanere con quest’aura di mistero, quindi se non volete che vi sia svelato il destino delle giovani studentesse, non leggetelo!
Una cosa che mi permetto di dire, a riguardo del finale, è che esso è anche racchiuso nel capitolo tre.
Una scena tratta dall'omonimo film del 1975
Evidentemente, quando fu deciso di togliere il diciottesimo capitolo, l’autore e la stessa Lindsay hanno ben pensato di mettere degli indizi per il lettore, anche se in maniera non così esplicita, difatti (una volta letto il diciottesimo capitolo) ci vuole molta fantasia per poter presagire come si conclude realmente il libro.
Quello che mi domando però è: per quale motivo, la casa editrice Sellerio, non ha pubblicato anche questo libriccino? Probabilmente rimarrà un mistero anche questo, come l'intera faccenda.
Mi auguro che se intraprendiate questa lettura, essa sia di vostro gradimento. Io ovviamente consiglio di leggerlo in quanto ha dei risvolti che inducono il lettore a stimolare la propria immaginazione e la fantasia.
Buona lettura.
Alla prossima.
Q.


VOTO


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