mercoledì 13 febbraio 2013

Il Meraviglioso Paese oltre la Nebbia (Kashiwaba Sachiko)



Una breve storia dal sapore orientale, magico e un po’ bizzarro, è forse così che la si potrebbe descrivere ma di certo non l’avremmo descritta molto bene, poiché è difficile riuscire a spiegare ciò che queste poche pagine trasmettono e ciò che riescono a lasciarti dentro anche dopo che te ne sei separato.
L’autrice Kashiwaba Sachiko scrisse questo libro nel 1987, ma è riuscito a giungere in Italia solo nel 2003, nel frattempo è stato spunto d’ispirazione per l’opera del regista Hayao Miyazaki che ne ha tratto un film d’animazione dal titolo “La città Incantata”. Nonostante il film abbia ricevuto molto successo e svariati premi, il libro è sempre rimasto un po’ nell’ombra, eppure sono proprio le pagine scritte che spesso ci danno le emozioni più grandi, che ci permettono di vivere il viaggio non solo attraverso i nostri occhi ma soprattutto nella nostra testa, senza osservare ciò che gli altri hanno costruito per noi, ma costruendo noi stessi  e vivendo in prima persona l’avventura.
A guidarci nelle pagine è Rina, una giovane ragazza, accompagnata dal suo ombrello col manico a forma di clown,  che su consiglio del padre decide di trascorrere le sue vacanze nella Valle della Nebbia, portandoci con lei in quella che scoprirà essere soprannominata “Strada Matta”. Superato lo scoraggiamento iniziale, Rina riuscirà a comprendere quanto quel nome le si addica, conoscerà molte persone, ognuno con la propria storia e con le loro particolarità a renderli unici, imparerà ad apprezzarle tutte, ma soprattutto capirà che per poter restare dovrà guadagnarsi il pane, perché nessuno può ottenere nulla senza  lavorare.
Una storia semplice ma che sa stupire con i suoi personaggi, in grado di tenerti compagnia e farti sorridere, e mentre la protagonista cresce e inizia a conoscere se stessa, anche noi vivendo con lei abbiamo l’opportunità di scoprire molte cose.
Impariamo a non pretendere nulla ma a fare con le nostre stesse mani, ad essere pazienti  e trovare sempre la soluzione giusta, ad andare d’accordo con un vecchio marinaio e con il suo pappagallo comprendendo che una dolce parola ne vale più di mille urlate, e mentre vorremmo passeggiare con la docile tigre, mangiare dolci che non fanno ingrassare oppure osservare il colore del sole che tramonta ad Ovest, o quello del vento di giugno ci rendiamo presto conto che la storia giunge al termine. Con non poca tristezza ci si separa da Strada Matta, così accogliente ed unica, ma basti pensare che se Rina avrà la fortuna di tornarci il prossimo anno a noi basta solo riapre il libro, tornando alla prima pagina per poter ricominciare a vivere tutto daccapo.
Sono storie, questa come altre, che ci fanno sempre sognare, speranzosi che un mondo così possa esserci davvero da qualche parte, e che presto possa capitare anche a noi un’avventura così prima o poi. La stessa autrice dichiara di essere cresciuta con le storie di “Mary Poppins” e con “Le Cronache di Narnia“ convinta che da qualche parte quei personaggi vivessero davvero e che lei doveva solo trovare il modo per raggiungerli, come noi anche lei con ogni libro immaginava di avvicinarsi ad un mondo diverso, prima di rendersi conto, però, che già il nostro mondo è popolato da così tante persone diverse e particolari che non c’è bisogna di inventarne altre, ma basta solo guardarsi intorno.

Buona Lettura
 Joanne    

1 commento:

  1. Infatti nemmeno io sapevo che esistesse il libro!Lo devo leggere... :)

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