martedì 12 febbraio 2013

Quiet, Susan Cain


QUIET – Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare
Di Susan Cain


"Questo libro te lo devo regalare"
La mia avventura con Susan Cain è iniziata così.




Ancora un po' dubbiosa (e vagamente offesa per via del paragone con il pesce), ho dato un'occhiata al retro in cerca di un riassunto e ho deciso.Questo libro lo devo leggere”



MANIFESTO DEGLI INROVERSI

1. Esiste una definizione per “quelli che stanno troppo rintanati nella loro testa”: pensatori.
2. La nostra cultura ammira giustamente chi sa rischiare. Ma ora, più che mai, abbiamo bisogno di chi sa riflettere.
3. La solitudine può essere un catalizzatore dell’innovazione.
4. Gli sms hanno preso piede perché, in una società altamente estroversa, tutti fremono per una comunicazione asincrona, che non sia faccia a faccia.
5. Se vostro figlio preferisce lavorare in autonomia e socializzare con una persona alla volta, non c’è niente di male: semplicemente non corrisponde al modello standard.
6. La prossima generazione di introversi può e deve crescere nella consapevolezza della propria forza.
7. A volte fare il finto estroverso può servire. C’è sempre tempo per essere introversi.
8. Nel lungo periodo, però, essere onesti con il proprio temperamento è la chiave per trovare un lavoro da amare e che abbia significato.
9. Ognuno può brillare, sotto la giusta luce. Per alcuni è un riflettore di Broadway, per altri una lampada da tavolo.
10. Un nuovo rapporto autentico vale di più di una manciata di biglietti da visita.
11. Non c’è niente di male ad attraversare la strada per evitare una chiacchierata del più e del meno.
12. “Leadership introversa” non è un ossimoro.
13. Il desiderio universale di paradiso non ha tanto a che fare con l’immortalità, quanto con l’augurio di un mondo in cui tutti siano sempre gentili.
14. Se lo scopo della prima metà della vita è mettersi in gioco, quello della seconda metà è dare un senso al proprio percorso.
15. L’amore è essenziale, essere socievoli è un optional.
16. Con la gentilezza, si può scuotere il mondo. Gandhi



La nostra è una società che inneggia all'estroversione. L'io ideale è “espansivo, dominante, a proprio agio sotto i riflettori, preferisce l'azione alla meditazione, il rischio alla prudenza, la certezza al dubbio”. Chi non corrisponde a questo ideale cresce con l'idea di essere 'sbagliato' e spesso finisce per fingere di essere qualcosa che non è.

Questo libro analizza i vantaggi dell'introversione con numerosi esempi storici e di vita quotidiana in cui è facile riconoscersi, ricerca le cause biologiche dei vari tipi di personalità, descrive dei metodi utili per sopravvivere nella società senza rinunciare al proprio benessere interiore, ci fa conoscere delle popolazioni che vivono secondo valori differenti. Tutto questo senza mai cadere nell'errore di disprezzare le personalità estroverse, che anzi sono allo stesso modo fondamentali per l'equilibrio e l'evoluzione della società.Gli unici difetti che ho trovato sono le digressioni sulla borsa e un pizzico di America-centrismo.


Susan Cain ha fatto molto per la mia autostima e consiglio Quiet a tutti coloro che almeno una volta nella vita si sono sentiti dire “Perché non esci di più?Perché stai sempre zitto?Non fare l'asociale!Non essere timido.” e anche a chi queste frasi le ha pronunciate.







Glacialis

1 commento:

  1. Il libro per me, anzi più che per me, per i miei amici e parenti (io il concetto l'ho capito, loro forse no).
    Il punto 9 è fantastico, lo userò le prossime volte che si ripresenterà l'argomento.

    RispondiElimina