mercoledì 13 febbraio 2013

Norwegian Wood. Tokyo Blues. (Haruki Murakami)




Titolo: Norwegian Wood. Tokyo Blues
Autore: Haruki Murakami
Prezzo: € 12,00 cartaceo
€ 6,99 e-book
Pagine: 399, Brossura
Editore: Einaudi



TRAMA

Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.



LA MIA RECENSIONE

"Forse per il fatto che ho aspettato tanto a lungo, io cerco qualcosa di assolutamente perfetto."

Amo Murakami, l’ho scoperto da qualche mese ed ho avuto quello che viene definito un vero e proprio colpo di fulmine. La scrittura, le citazioni, la poesia in ogni pagina fa sì che si possa passare sopra anche alle descrizioni che seppur minuziose tendono a ripetersi spesso (in 1Q84, mi sono spesso annoiata e a tratti infastidita per il continuo ripetere delle stesse cose, come se ogni tot di pagine il lettore si fosse dimenticato di quello che era accaduto).
Norwegian Wood è un libro che ho letteralmente divorato, mi sono rispecchiata nelle due protagoniste, così uguali eppure così diverse e poi sarà che si discosta molto dalle atmosfere surreali di Murakami, così che ho potuto apprezzare anche il suo lato più “reale” e meno fantasioso. Quello che ti fa amare questo libro è che quasi tutti siamo stati divisi per l’amore di più persone e quindi si riesce ad entrare bene nella storia, ad immedesimarcisi perfettamente; però, c’è anche qualcosa che di questo tomo mi ha lasciato delusa: il finale! Mi ha fatto storcere la bocca, mi sarei aspettata tutto tranne che finisse in quella maniera, ho rimuginato più e più giorni sul perché, ma a distanza di qualche mese ancora non ho trovato una risposta che mi soddisfi.
Infine, escludendo questo ultimo punto, è un libro che consiglio di leggere perché ti lascia dentro tante e cose e ti fa vivere anche ricordi che magari la mente ha messo da parte ma il cuore invece no ed è sempre lì a ricordarci che le nostre emozioni (belle o brutte che siano) sono indimenticabili.
Alla prossima.
Q.


VOTO


2 commenti:

  1. Aspettavo una tua recensione di Murakami!:P Comunque sono sempre indecisa se leggerlo o no, perché in genere non amo i libri molto 'poetici' e pieni di descrizioni... magari parto dal più breve (se esiste un libro di Murakami breve?) giusto per placare la mia curiosità...

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  2. Guarda, "Norwegian Wood" scorre che è una bellezza, cosa che invece non ho trovato in 1Q84. Anche "Kafka sulla spiaggia" è abbastanza "veloce", sempre per il motivo della lettura scorrevole. Un altro invece che ho trovato "pesante" è stato "Dance Dance Dance", forse perché è molto simile a 1Q84 (evidentemente quando Murakami ha scritto quest'ultimo, ha preso spunto da Dance Dance Dance).

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